Negli ultimi anni si sta ponendo sempre più attenzione al ruolo fondamentale che ricopre il sistema stomatognatico nella genesi di alcuni disturbi cranio-cervicali e posturali. A tale proposito, l’osteopata prende in considerazione la valutazione di tale sistema, nelle sue componenti, e la funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). In generale, potremmo dire che “la bocca” può generare attraverso una malocclusione disturbi alla colonna vertebrale (tratto cervicale in primis), ma potrebbe esser vero anche il contrario, ovvero un problema extra-stomatognatico potrebbe influenzare l’occlusione. In tal senso, la collaborazione dell’osteopata col dentista potrebbe favorire l’iter terapeutico opportuno, sia nell’adulto, ma in maniera preponderante nel bambino in corso di trattamento ortodontico, poiché come sopra descritto, cranio, rachide cervicale ed occlusione sono elementi che si influenzano a vicenda. Un forte stress psico-emotivo, inoltre, potrebbe indurre l’individuo a “serrare” fortemente i denti, generando disurbi ai muscoli della masticazione, algie cranio-facciali e\o cefalea muscolo-tensiva. Il trattamento osteopatico potrebbe ridurre enormemente lo stress che vive costantemente il paziente, riequilibrando l’attività muscolare.